Quest’anno partecipiamo con un nostro punto informativo, collocato in piazza Quaranta Martiri, alla Notte Bianca dello Sport, che si tiene a Gubbio il 29 agosto. Il tema su cui stiamo lavorando è quello del progetto “Gubbio città Cardioprotetta”, con tutte le relative implicazioni. Di seguito è ripostato il contenuto del volantino che diffonderemo per l’occasione.
FARE SPORT IN SICUREZZA. La pratica degli sport, sia a livello amatoriale che professionistico, si pone come obiettivo il mantenimento di buone condizioni psico – fisiche. Tuttavia, anche gli atleti fisicamente più preparati non sono esenti dal rischio di arresto cardiaco durante l’attività. Spesso una cardiopatia latente non viene rivelata nemmeno dalle visite obbligatorie per ottenere la certificazione alla pratica sportiva. Inoltre, l’arresto cardiaco può essere provocato anche in un cuore sano da un violento colpo improvviso al torace in qualche fase di gioco.
INCIDENTI IN CAMPO. Tutti ricordiamo Vigor Bovolenta e Piermario Morosini : due campioni prematuramente scomparsi per un arresto cardiaco improvviso, durante lo svolgimento di una competizione sportiva. Anche Massimo Proietti, calciatore dilettante e Fabrice Muamba, calciatore professionista, sono stati colpiti da arresto cardiaco in campo, ma sono stati salvati grazie all’intervento tempestivo di soccorritori esperti e di un defibrillatore.
PROGETTO “GUBBIO CITTA’ CARDIOPROTETTA”. L’obiettivo del progetto è quello di costituire una rete di defibrillatori, facilmente localizzabili e collocati in punti e occasioni di grande afflusso di pubblico, come centri commerciali, impianti sportivi, particolari eventi e manifestazioni folcloristiche, sportive e culturali. La notevole vastità del territorio comunale di Gubbio rende, a volte, difficile prestare soccorso ad una persona colta da arresto cardiaco, con il solo intervento del 118. I primi soccorsi, infatti, devono essere prestati nell’arco di 5-6 minuti dal verificarsi dell’evento.
LA NORMATIVA SUI DEFIBRILLATORI. Secondo quanto previsto dal Decreto Legge Sanità n. 158 (13 settembre 2012) è obbligatoria la presenza di un DAE (Defibrillatore Automatico Esterno) presso Società Sportive sia professionistiche che dilettantistiche e all’interno di impianti sportivi, nonché durante lo svolgimento delle attività sportive. La rete dei defibrillatori per la sicurezza cardiaca della nostra città si deve estendere a tutte queste realtà. In ogni caso, ricordiamo che la presenza di un defibrillatore non fa la differenza, se nessuno è capace di usarlo.
OPERATORI LAICI DI PRIMO SOCCORSO. Anche se si riuscisse a coprire l’intero territorio comunale con una rete di apparecchi defibrillatori, lo sforzo compiuto sarebbe inutile senza la presenza di persone opportunamente addestrate per prestare i primi soccorsi e per utilizzare il DAE. Occorre quindi creare anche una rete di operatori laici di primo soccorso, formati attraverso appositi corsi, al termine dei quali viene certificata la competenza acquisita. Chiunque è in grado di acquisire le nozioni necessarie per qualificarsi come operatore laico di primo soccorso.
Anche tu PUOI fare qualcosa per la prevenzione della morte cardiaca improvvisa.Diventa Operatore Laico di Primo Soccorso!
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